Venaria, nel biofrutteto per ora cresce la polemica: il comitato “Giardini delle Foibe” vuole un incontro

La polemica sul biofrutteto a Venaria non si ferma. L’opera, che sta nascendo nei pressi di via Don Sapino, si estende per 9600 metri quadrati, con 100 alberi da frutto e 100 arbusti da piccoli frutti, ed è pensata per essere uno strumento di aggregazione sociale. Per questo il Comune, che ha promosso l’iniziativa, ha invitato associazioni e cittadini a entrare a farne parte. Il lancio del biofrutteto, però, non è piaciuto ai residenti della zona, che hanno chiesto conto alla giunta comunale del mancato coinvolgimento, dall’inizio, nel progetto.

Non solo. Il gruppo di residenti si è costituito in un nuovo comitato spontaneo, dei “Giardini delle Foibe”, e ora chiede un incontro al sindaco Falcone. “Il comitato – si legge nella nota diffusa ieri – si propone all’amministrazione comunale quale interlocutore per trovare soluzioni semplici per migliorare la qualità dei servizi del quartiere”. Il punto è che, come spiegano nel comunicato, la necessità era anche la creazione di un’area giochi per bambini, “di cui si attende la realizzazione ormai da un decennio”.

“Il comitato – si conclude la nota – chiederà un incontro pubblico all’amministrazione comunale per fugare dubbi ed incertezze sul biofrutteto, vista la poca comunicazione e le scarse informazioni fin qui pervenute, in modo da relazionarci direttamente, esprimere dubbi e ricevere delle risposte precise”. Una richiesta di incontro che sarà fatta protocollare.