Sanità - 15 settembre 2018, 07:26

Alpignano, per la nuova sede dell'Asl si rafforza l'ipotesi del Movicentro

Continua la ricerca di una struttura che risolva gli attuali problemi logistici migliorando la qualità dei servizi alla cittadinanza. In questi giorni il sopralluogo con il sindaco Andrea Oliva

Alpignano, per la nuova sede dell'Asl si rafforza l'ipotesi del Movicentro

Prosegue ad Alpignano il percorso a tappe ravvicinate per l’individuazione  di una sede alternativa all’attuale sede della Asl, che come è noto presenta notevoli problemi strutturali e logistici, per la ricollocazione dei servizi sanitari ed amministrativi presenti in loco.
Un problema sentito dalla popolazione, dai dipendenti e dall’azienda che negli ultimi anni si è impegnata nella ricerca di una soluzione.

Dopo l’ultima ricognizione in tutta la città effettuata nel mese di agosto 2018  per ricercare ogni  possibile  soluzione, è stato individuato un immobile che pare avere tutte le caratteristiche necessarie ad ospitare i numerosi servizi dell’Azienda rivolti alla popolazione di questo ampio territorio.

E nei giorni scorsi, il direttore generale dell’Asl To3, Flavio Boraso con la preziosa e fattiva collaborazione  del sindaco di Alpignano Andrea Oliva ha coinvolto per un sopraluogo sull’immobile individuato tutti i servizi  aziendali interessati ovvero Direzione del Distretto, Servizio Tecnico e  Servizio Patrimoniale (presente anche il Responsabile del Servizio Tecnico comunale) al fine di avviare fin da subito un’analisi di fattibilità tecnica  ed economica  per la ricollocazione dei servizi citati.

Si tratta di un immobile  denominato “Movicentro” di recente realizzazione (2008) su terreno messo a disposizione dall’Azienda delle Ferrovie che inizialmente  avrebbe dovuto svolgere un ruolo di appoggio alla fruizione del sistema ferroviario locale con una parte dedicata ad altri servizi anche commerciali. Poi per varie ragioni compresa la modifica dell’organizzazione del sistema ferroviario tale immobile è rimasto in parte  inutilizzato.

Un ampio edificio, articolato su tre piani fuori terra più piano interrato che, con in investimento sostenibile potrebbe venire adeguato alle esigenze dell’ASL: una prima ipotesi durante il sopraluogo, al quale era presente anche il sindaco, ha ipotizzato la collocazione di tutti i servizi maggiormente frequentati dal pubblico ( in primis Centro prenotazioni e centro prelievi ) al piano della strada, con ai piani superiori  i servizi sanitari ovvero i numerosi  ambulatori specialistici, i servizi consultoriali pediatrici e famigliari  ritenendo per l’occasione di far confluire anche servizi attualmente collocati in ulteriori altri immobili  come per es. la  Fisiatria.

Tale immobile , qualora lo studio di fattibilità sia tecnico che economico ne confermasse l’idoneità, diverrebbe dunque  il polo sanitario di riferimento  per tutta l’area : facilmente accessibile, sufficientemente centrale ma non troppo per evitare ingorghi di traffico, dotato di parcheggi sia sotterranei sia al piano strada, senza barriere architettoniche e fra l’altro con tutti i locali che avrebbero dovuto divenire biglietterie ferroviarie ma che potranno facilmente divenire  sportelli di prenotazione CUP ; ulteriore particolare non trascurabile:  l’idoneità dell’immobile, verificata già ieri alla presenza  del funzionario dei servizi di riferimento, dal punto di vista della sicurezza e della salubrità degli ambienti di lavoro.

“Una soluzione che consentirebbe all’ASL in tempi piuttosto ravvicinati, di abbandonare l’attuale sede  non del tutto adeguata dal punto di vista strutturale e che richiederebbe oltre 300.000 euro di investimenti  per risolvere i molti problemi strutturali e logistici” sottolinea Boraso, "ringrazio il Sindaco di Alpignano che sta attivamente affiancando l’ASL nella ricerca di una soluzione idonea per rendere meglio  fruibili  i servizi dedicati alla popolazione non solo di Alpignano ma che costituiscono  riferimento anche delle aree circostanti. Intendiamo muoverci in tempi ravvicinati  per evitare il prolungarsi degli attuali disagi , che si protraggono da anni, e di cui siamo consapevoli: si tratta della soluzione ritenuta oggi più credibile; speriamo di poterla realizzare superando alcuni vincoli intrinseci della struttura. Colgo l’occasione per confermare la nostra volontà di salvaguardare e  ricollocare tutti i servizi sanitari ed amministrativi presenti nell’area“.

rg

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