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| 11 agosto 2018, 18:52

Torino-Lione, il Cipe approva modifiche senza costi aggiuntivi

Napoli e Ruffino (Forza Italia): "La Tav va avanti mentre il Governo tergiversa"

Torino-Lione, il Cipe approva modifiche senza costi aggiuntivi

In questi caldi giorni di agosto, in cui la Torino-Lione ha infiammato il clima politico, arriva un punto a favore di chi sostiene la causa della Tav. La Gazzetta Ufficiale ha pubblicato infatti un documento del Cipe (il Comitato interministeriale per la programmazione economica) che approva una serie di modifiche all'allegato della cosiddetta "delibera 30", senza prevedere costi aggiuntivi.

Vale la pena precisare che il documento porta la data del 26 aprile (con la firma dell'allora premier Paolo Gentiloni) e quindi è anteriore alla nascita del nuovo Governo giallo-verde, che ha nel M5S una forza politica storicamente contraria al progetto dell'alta velocità. In ogni caso, l'approvazione del documento era subordinata alla registrazione della 'delibera 30' da parte della Corte dei Conti, che è arrivata regolarmente.

Tra i 150 punti in oggetto, pianificazione paesaggistica e urbanistica, gestione delle terre e delle rocce da scavo, l'area del cantiere di Salbertrand, opere sul torrente Clarea, oltre al monitoraggio ambientale, alla tutela della fauna e alla valorizzazione del territorio. "Le modifiche richieste non comportano variazioni di costo", è stato specificato.

Sulla decisione del Cipe, questa la dichiarazione di Daniela Ruffino e Osvaldo Napoli, deputati di Forza Italia: "Il governo traccheggia, tergiversa e prende tempo ma la Tav va avanti come dimostra il documento del Cipe, uscito in Gazzetta ufficiale, in cui si approvano una lunga serie di modifiche a un allegato della cosiddetta delibera 30. Si tratta di una serie di prescrizioni di vari enti relative alla gestione paesaggistica e urbanistica, alla gestione delle rocce e della terra da scavo e in generale a questioni tecniche che potevano essere d’ostacolo ai lavori".

"Un organismo di indirizzo tecnico-politico come il Cipe ha dunque confermato un’ulteriore via libera ai lavori e all’opera mentre il governo continua a traccheggiare, in pieno marasma, incapace di dire una parola semplice e chiara sull’Alta velocità con ciò provocando i primi rilevanti danni finanziari poiché vengono compromessi i tempi tecnici per espletare entro l’autunno una serie di appalti del valore complessivo di oltre 1 miliardo".

"Non si tratta di salvare una 'mangiatoia', come pensa uno spaesato ministro Toninelli, ma di evitare che vadano in fumo i soldi dei contribuenti italiani ai quali Toninelli dovrà, prima o poi, rendere conto delle sue sciagurate prese di posizione", hanno concluso Napoli e la Ruffino.

m.d.m.

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