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Sport | 14 luglio 2018, 11:30

Ad Alpignano scende in campo la solidarietà: rugby tra migranti e cittadini

Oggi pomeriggio a Villa Govean si sfideranno tre squadre di Varese, Casale Monferrato e Alpignano. Il sogno è di creare una formazione under 20 da portare a Torino. L'allenatore: “Diamo risalto alle potenzialità del fenomeno migratorio”

Ad Alpignano scende in campo la solidarietà: rugby tra migranti e cittadini

Tutti uguali sul campo, tutti campioni nella vita. Soprattutto dopo l'arrivo in una nuova terra, tra paura e speranza. Ma quando si condivide una passione, giocando assieme e diventanto una vera squadra, ecco che il timore della diversità passa e tutto diventa possibile.

Quello che succederà oggi pomeriggio, ad Alpignano, è l'inizio di un sogno che ha i colori dell'integrazione sociale, del rispetto, della tolleranza. “In meta per la solidarietà”, torneo triangolare di rugby a 7, è organizzato dall'associazione Acuarinto e la polisportiva Valledora, in collaborazione con la cooperativa Altroché. A partire dalle ore 15 a Villa Govean si sfideranno le squadre di Alpignano (Acuarinto), 3 Rose (Casale Monferrato) e Diavoli Rossi (Varese), formate da migranti africani dai 18 ai 23 anni, con la partecipazione di alcuni cittadini italiani.

Un evento sportivo gratuito, aperto al tifo di chiunque. Una finestra spalancata sulla realtà dell'integrazione possibile tra culture.

L'obiettivo – ha spiegato Paolo Fornetti, allenatore della giovane Acuarinto, nata tre mesi fa – è di coinvolgere la cittadinanza richiamando l'attenzione sul tema dell'immigrazione, troppo spesso visto solo come problematica. Sono invece tante le risorse che il fenomeno porta con sé, e lo sport riesce a metterle in risalto favorendo lo scambio e la condivisione”. E la compresenza di richiedenti asilo e cittadini al torneo rappresenta un chiaro segnale di apertura verso orizzonti multiculturali che sfondano qualsiasi barriera.

L'associazione culturale Acuarinto si occupa dal 1996, su tutto il territorio italiano, di politiche di accoglienza e integrazione rivolte ai richiedenti e titolari di protezione internazionale. Tra i centri in cui è inserita, il Cas di Alpignano “Parlapà”, che ospita circa 200 migranti di provenienza africana.

Valledora opera ad Alpignano e nei comuni limitrofi fin dal 1960, da sempre impegnata a promuovere iniziative sportive come mezzo di integrazione sociale. Altroché progetta e gestisce servizi educativi, di animazione e turistici rivolti in modo particolare a bambini e adolescenti. Alla luce di questo connubio tra attori sociali e sportivi, il Comune di Alpignano ha concesso il patrocinio al torneo proprio per favorire il processo di integrazione.

Per l'evento di oggi è stata coinvolta anche l'associazione “1+nel Mondo”, impegnata tra Moncalieri e il quartiere Mirafiori Sud di Torino. Al termine della manifestazione gli enti promotori offriranno ai giocatori un momento di ristoro e la possibilità di condividere l’esperienza di gioco insieme.

L'obiettivo finale del progetto, iniziato tre anni fa con il primo team di richiedenti asilo a Casale, è di creare una vera e propria formazione under 20. Giocatori selezionati dalle squadre di migranti che potrebbero scendere in campo a Torino entro maggio 2019.

Manuela Marascio

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