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24ovest.it | 12 luglio 2018, 07:30

A Venaria, “la città della Juve” dove l’effetto Ronaldo si sente poco

Solo qualche commento di carattere sportivo, in pochi sperano in un ritorno di visibilità anche per i comuni della cintura torinese. E molti venariesi nemmeno conoscono uno degli sfottò anti-Juve più noti, che li riguarda

A Venaria, “la città della Juve” dove l’effetto Ronaldo si sente poco

A Torino si dice spesso, vuoi per scherzare, vuoi per innervosire davvero i rivali, che la città della Juventus è, in realtà, Venaria. In effetti la posizione dello stadio e del centro sportivo bianconero è proprio al confine tra i due comuni, da lì il voluto equivoco che spesso viene utilizzato negli sfottò. Ma i venariesi, a quanto pare, sembrano ignorare del tutto questo modo di dire. “Anzi – ha commentato Danilo, del Caffè Buridani – qui la maggior parte delle persone è del Toro”.

In realtà è una percezione piuttosto discussa, un cliente, Renato, è pronto a smentirla, ma ammette di essere di parte e di tifare Juventus. Impossibile stabilire se Venaria sia più granata o bianconera, ma non è nemmeno rilevante. Di certo, raccontano alcune persone, una volta c’era uno Juve Club che, da qualche anno, avrebbe chiuso i battenti. In effetti non si riesce a contattarli e pochi sanno dire con certezza anche dove si trovasse. Insomma i tifosi a Venaria ci sono, ma gli sfegatati scarseggiano. L’effetto “Ronaldo”, il nuovo acquisto della Juventus, dalle parti della “Reale” sembra essere molto mitigato. Basta varcare i confini del Comune di Torino per veder scemare gli entusiasmi.

“Possibile che porti un po’ di visibilità – ha aggiunto il barista Danilo – ma i comuni dovranno essere bravi a sfruttarla”. Renato è più scettico. “Non credo possa portare del vero e proprio turismo – ha detto – ma probabilmente tifosi dall’estero. Vicino a me, allo Stadium, c’è sempre un tifoso che arriva da Neuchatel ogni 15 giorni, ad esempio”. Lorenzo pensa solo all’aspetto sportivo, invece, ammettendo che con questo acquisto la Juventus allarga di nuovo il divario tecnico con le concorrenti, soprattutto Roma e Inter. “Effetti su Venaria? Non credo”.

Animi poco speranzosi per la visibilità, insomma, come è plausibile che sia. “Credo porti visibilità a Torino – ha commentato Giulia, a passeggio con sua figlia lungo via Mensa – ma per Venaria ci sarà poco. Noi abbiamo la Reggia e ci basta questo”. Il discorso di Ugo, invece, è completamente diverso. “Trovo inopportuna una spesa del genere in questo momento storico – ha attaccato – e la retribuzione del giocatore grida vendetta. Credo sia soltanto una manovra di marketing del gruppo FCA, è tipico degli Stati Uniti utilizzare un grande campione sportivo per promuovere un brand. Lì si fa già da anni”.

Ronaldo o meno, nella cosiddetta “città della Juventus” pochi animi, al di là delle questioni meramente sportive o etiche, sembrano infiammarsi. “Vediamo che succederà, adesso è presto” ha sentenziato Giuseppe, incontrato nei pressi di piazza dell’Annunziata. E così sarà, anche perché altrimenti si rischia di caricare troppe aspettative su una sola persona, che c’entrano poco con lo sport, e il discorso vale anche se questa persona è Cristiano Ronaldo. Meglio aspettare almeno la prima partita.

Paolo Morelli

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