Una data che vale più di mille parole e che simboleggia una lotta conferisce che conferisce al 15 marzo il titolo di "Giornata nazionale del fiocchetto lilla dedicata ai disturbi del comportamento alimentare". Un risultato raggiunto dopo anni di impegno da parte dell'Associazione Mi nutro di Vita e del suo presidente Stefano Tavilla. "Oggi, il simbolo internazionale di unità di intenti, di aggregazione contro la solitudine è il "fiocchetto lilla" - spiega Stefano Tavilla -, e il 15 Marzo è la giornata nazionale contro i disturbi alimentari, il giorno della scomparsa di Giulia, mia figlia: da lì nacque tutto".
Una notizia che soddisfa anche Collegno, prima città nella zona ovest che ha aderito alla giornata del fiocchetto lilla e che da tempo si impegna con iniziative per l'informazione sui DCA. "Il lungo lavoro di sensibilizzazione, informazione e prevenzione dei disturbi alimentari si identifica finalmente con il fiocchetto Lilla - ha dichiarato il sindaco Francesco Casciano -, che deve diventare sempre di più simbolo di attività educativa e socio-sanitaria nelle politiche pubbliche e nelle attenzioni delle relazioni di comunità".
A costituire un elemento importante di questa lotta è anche Rosanna Caraci, non solo giornalista del Comune collegnese ma soprattutto autrice di "La Fame di Bianca Neve", un romanzo, giunto alla sua seconda edizione, che punta i riflettori su una giovane donna accerchiata da un'insidiosa malattia alimentare che la divora fisicamente e mentalmente, in un turbinio di sensazioni che la rendono reale agli occhi di un lettore che riesce solo a sfiorare le angosce affidate alle fragili mani di Bianca e che rappresentano ciò che molte persone vivono, la solitudine che si pone in antitesi con il desiderio di essere amati. Ed è proprio nell'ottica del riconoscimento della Giornata nazionale del fiocchetto lilla, che l'autrice presenterà il suo libro, martedì 26 giugno alle ore 18 presso il Circolo dei Lettori, per una discussione non solo sullo svolgersi della trama, ma anche per affrontare con specialisti, come neuropsichiatri e sociologi, i disturbi alimentari. "Questa notizia rende la presentazione del romanzo ancor più carica di significato ed emozione - conclude Rosanna Caraci -. Bianca rappresenta la parte più fragile quella che non ce la fa, che non sa come rispondere e che è sola, invisibile nel suo desiderio di amore che viene urlato da ogni costola, da ogni chilo perso giorno dopo giorno, in modo violento, cattivo, criminale. Bianca sa uscire dal romanzo e sedersi insieme a noi, perché ora viene vista, ma quante sono le Bianca che aspettano di essere viste?".