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Politica | 24 maggio 2018, 20:08

Metro 2, entro settembre 2019 la richiesta fondi per il primo lotto ma Venaria non ci sta: "Questo tracciato non risponde alle esigenze del bacino metropolitano"

Il sindaco Falcone aggiunge: "Il tracciato è basato su presupposti sbagliati per essere sostenibile"

Metro 2, entro settembre 2019 la richiesta fondi per il primo lotto ma Venaria non ci sta: "Questo tracciato non risponde alle esigenze del bacino metropolitano"

Nella Sala Bobbio di via Corte d’Appello 16, si sono riunite le Commissioni Servizi Pubblici Locali, Urbanistica, Ambiente e Smart City, in una seduta – presieduta da Roberto Malanca – a cui sono stati invitati anche i rappresentanti delle 8 Circoscrizioni torinesi, della Regione Piemonte, dei Comuni di Beinasco, Orbassano, San Mauro, Settimo Torinese e Venaria e dell’Agenzia per la Mobilità piemontese.

All’ordine del giorno la progettazione preliminare della Linea 2 della metropolitana, con l’audizione dei vertici del raggruppamento temporaneo di imprese che ha vinto l’appalto, formato da Systra SA (mandataria), Neosia S.p.A. (già Tecnimont Civil Construction), Italferr S.p.A., Systra-Sotecni S.p.A., AI Studio - Associazione Professionale, SAS Ar-thème Associés, Studium SAS di Frida Occelli.

In occasione dell’incontro, l’assessora ai Trasporti Maria Lapietra ha annunciato che la Città di Torino intende richiedere entro settembre 2019 al Ministero i fondi per finanziare la gara del Primo Lotto funzionale dell’opera, che dovrebbe riguardare la zona dove installare il deposito dei treni (circa 7 ettari) e il centro di controllo: i tecnici di Systra hanno spiegato che probabilmente verrà costruito un solo deposito (“due sono un lusso che non ci possiamo permettere”), all’estremità Nord o Sud del tracciato.

I tecnici hanno spiegato che sono al lavoro per stimare l’attrattività della Linea 2, ovvero la domanda potenziale degli utenti che, in un orizzonte temporale di lungo-lunghissimo periodo, fruiranno della nuova linea metropolitana. Nelle prossime settimane verranno organizzati incontri pubblici per una concertazione con il territorio del tracciato, che potrebbe diramarsi verso Orbassano, San Mauro e forse Venaria.

Al momento sono state ipotizzate modifiche migliorative al tracciato della Linea 2 originariamente previsto dal bando, per massimizzare la capacità trasportistica del percorso, con un possibile incremento del bacino potenziale di utenti del 5%: fondamentale per garantire la sostenibilità dell’opera e giustificare l’investimento previsto.

Gli studi sul percorso originario fatti sulla base dei dati estratti dalla piattaforma City Forecast® di TIM/Olivetti, con il tracciato a base di gara, tra Cimitero Parco e Piazza Rebaudengo, prevedono in un orario di punta una domanda potenziale della nuova linea 2 in 36mila persone/ora nelle due direzioni di marcia, con un marcato squilibrio in termini di domanda sulle due direzioni: circa 16,5 mila persone/ora in direzione Nord e circa 20mila persone/ora in direzione Sud, con una stima di un carico massimo di 6,5 mila persone/ora in direzione Nord e in circa 7,8 mila persone/ora in direzione Sud.

Se invece venissero approvate modifiche al percorso (studi, del 2015/2016 sul cosiddetto tracciato E1), con un attestamento a Orbassano Centro, con un passaggio da Porta Nuova e senza l’eventuale diramazione Nord/Est, gli utenti aumenterebbero, diventando, in un orario di punta, 45mila persone/ora nelle due direzioni (+20% rispetto alle stime preliminari operate); così come aumenterebbe il carico massimo di linea: circa 8,9 mila persone/ora in direzione Nord (+27% rispetto alle stime preliminari operate), circa 9,2 mila persone/ora in direzione Sud (+15% rispetto alle stime preliminari operate)nelle ipotesi di scenario E1 dei precedenti studi risulta fondamentale.

Le analisi quali-quantitative operate in termini comparativi tra il tracciato a base di gara e il tracciato di riferimento individuato dal gruppo di lavoro hanno consentito di stimare in 13-14 kmq la superficie territoriale ricadente dell’area di accessibilità primaria (+0,3% circa rispetto allo a scenario base di gara), in 170mila persone il bacino potenziale di popolazione residente raggiungibile (+4,7% circa rispetto allo a scenario base di gara), in 199mila persone il bacino potenziale di utenza raggiungibile (residenti + domiciliati + city user).

Il progetto preliminare della Linea 2 sarà consegnato entro il 12 dicembre 2018.

Il commento del sindaco del M5S di Venaria, Roberto Falcone, non è stato certo tenero: "I dati sul traffico, raccolti finora parzialmente da Systra, mostrano un tracciato che non risponde alle esigenze dei torinesi e del bacino metropolitano, confermando che le maggiori esigenze di mobilità sono del nord della Città, direzione Venaria e valli di Lanzo. Prendo atto che è stato dato un incarico alla società di confermare un tracciato basato, oltre che su presupposti sbagliati, come le potenziali speculazioni urbanistiche, invece che sul carico necessario alla Linea per essere sostenibile".

"E' un problema, questo, che anche l'assessore La Pietra ha confermato esistere. È evidente quindi, che lo studio avrebbe dovuto comprendere punti di interesse anche a Nord, non si possono ignorare gli spostamenti verso lo Stadio della Juventus o verso la Reggia di Venaria Reale, per non parlare dell'aeroporto di Caselle".

Questa, invece, la dichiarazione della Consigliera regionale Nadia Conticelli, presidente della Commissione trasporti a Palazzo Lascaris. "A Palazzo civico oggi è andato in scena il Requiem per Metro 2 in zona nord. Fine di una progettualità lunga dieci anni. L'assessore La Pietra si sottrae alle responsabilità politiche sulla scelta de primo lotto della metro. Abbiamo chiesto in commissione quali saranno i criteri per la scelta del primo lotto".

"Partire da stazione Rebaudengo significava collegare la metro con il treno veloce per l'aeroporto e con Porta Susa, oltre che riqualificare e ridisegnare una parte importante di città. Ma l'assessore si trincera come al solito dietro una scelta tecnica. Posizionare il deposito nell'area Tne significa scegliere, non tecnicamente, di pagare per acquisire quell'area mentre a scalo Vanchiglia l'area sarebbe già in disponibilità del Comune. Si sceglie di partire da sud per valorizzare aree private invece che spazi pubblici".

"Eliminata la fermata Manifattura Tabacchi, tramonto di una progettualità e di un pezzo di città. A sud cancellata la tratta Caio Mario. Chiedo alla sindaca allora come pensa di sviluppare e riqualificare l'area nord. Perché prima o poi di qualche scelta politica dovrà pur rispondere".

r.g.

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